«... PAGINA PRECEDENTE
Tremonti ha detto che quelle regole ormai sono carta straccia.
Può essere, ma quelle ci sono e quelle oggi noi siamo tenuti a rispettare.
Scarso patrimonio, scarsi impieghi.
Per una banca non c'è cosa peggiore di avere un cliente che merita credito ma non poterlo servire perché mancano i requisiti di patrimonializzazione.
Tremonti ha detto anche un'altra cosa: che entriamo in un percorso simile a quello che portò alla Pace di Westfalia.
Cuius regio, eius religio. Ogni Stato si fa i fatti suoi e poi c'è un coordinamento dei principi.
Non le piace, vero?
Sono un vecchio federalista europeo, ergo vedo questa trasformazione dell'Europa degli Stati e delle Nazioni come una violenta regressione.
Stati forti, banche forti?
È una gara di natura «mercantilista» molto pericolosa. Dove - come nel Sei e Settecento - a vincere sono economie nazionali che si fanno concorrenza sotto la guida e la protezione di Stati forti: come Francia e Inghilterra, oggi meno vincolati dalla loro struttura di bilancio.
Suggerimenti per evitare questa deriva «mercantilista»?
Due: usare per quanto possibile lo strumento fiscale e intervenire per rafforzare patrimonialmente gli intermediari.
Gliel'avete detto al Governo?
Il Governo sa che per diminuire lo svantaggio competitivo alle banche italiane servirebbero alcune cose ragionevoli e credo possibili.
Per esempio?
Portare la tassazione degli interessi sui depositi allo stesso livello delle rendite finanziarie. L'aliquota al 27% è una cosa priva di senso.
Scusi, mi viene da sorridere quando penso che voi banche siete il primo bersaglio della Robin Tax.
Quella era la linea di un periodo opulento che contemplava l'intera farmacopea Bersani-Tremonti. Vista la situazione, direi almeno di rimandarla a tempi migliori.
Anche lo sceriffo di Nottingham piange?
Lo sceriffo di Nottingham ride quando sguazza nell'oro dentro al suo castello, non quando anche lui è costretto ad andare in affitto.
E come fa lo sceriffo di Nottingham a rimpinguare le casse del castello?
Precisiamo una cosa, se no l'equivoco è pericoloso: qui non stiamo parlando di salvataggi, perché a quello che mi risulta nessuna banca italiana ha bisogno di essere salvata.
Scusi se banalizzo, ma chi ce li mette i soldi: lo Stato, i privati, i fondi sovrani?
L'esempio ce l'hanno dato i francesi e i tedeschi. Hanno ricapitalizzato con danaro pubblico e strumenti utili per far parte del patrimonio di base delle banche senza incidere sui diritto di voto e senza dividendi. Un intervento temporaneo che poi verrà abbandonato quando la situazione migliorerà e le banche potranno collocare nuovamente sul mercato aumenti di capitale. Lo Stato italiano dica se può fare o no la stessa cosa.
Me se bisogna diffidare degli industriali quando chiedono aiuto allo Stato, perché invece dovremmo fidarci dei banchieri?
No, scusi, il tema è un altro. Siccome alcuni Paesi hanno fatto una robusta ricapitalizzazione che ha portato il Tier 1 delle loro banche sopra l'8%, mi chiedo se è conveniente per il nostro sistema accettare questa asimmetria.
CONTINUA ...»
